Arte in gioco: un'esplosione di creatività
Prendi 7 classi quinte di scuola primaria, ovvero 120 bambini col cappellino verde dell'istituto comprensivo Manzoni Poli, un bel gruppo di insegnanti pazienti e gioiose, dei genitori disponibili e gentili, uno sponsor generoso come Coldiretti e invece di andare a scuola, portali al porto di Molfetta, davanti al Duomo, per dipingerne la bellezza. Ecco, è ciò che questa mattina hanno fatto alunni e docenti delle classi quinte della scuola primaria "Giulio Cozzoli" e "Carlo Alberto", trasformando in realtà un sogno accarezzato, sin dall'inizio dell'anno scolastico, dal D.S. Prof. Giuseppe Minervini e dalla Prof.ssa Patrizia Roselli, referente del progetto.
Crediamo molto in una scuola che, facendo rete con le agenzie educative del territorio, offra una didattica attuale e interattiva, che veicoli messaggi di rispetto e cura del territorio per formare cittadini di domani consapevoli e innamorati della città. Perché solo respirando da bambini la bellezza si può esserne custodi attenti. L'assessore alla socialità Anna Capurso, il vicesindaco Nicola Piergiovanni, il Dirigente Scolastico Giuseppe Minervini, lo sponsor Coldiretti nella persona del Sig. Michele De Ruvo sono intervenuti in una mattinata che ha visto tanti amici affacciarsi a salutare. L'artista Maria Addamiano ha potuto apprezzare la resa pittorica degli elaborati dei bambini, mentre il Preside in pensione Michele Laudadio ha ricordato con nostalgia le sue passate esperienze . Un grazie particolare al Prof. Giacomo Giancaspro che, con la sua generosa disponibilità ha messo insieme le diverse parti di un'azione che si è rivelata vincente. I bambini infatti hanno potuto apprezzare, insieme alle bellezze artistiche della città, anche le delizie gastronomiche con una merenda sana a km 0: patate novelle, freschi cetrioli e deliziosi pomodori hanno rallegrato un momento di condivisione molto apprezzato dagli alunni. "Fare scuola fuori dalla scuola" si può ed è la strategia vincente per fare lezioni di cittadinanza e arte.
